La Leggenda di Bassano

Dietro le quinte della “Leggenda”

Conoscevo La Leggenda di Bassano per la sua nomea di “museo su strada delle più belle barchette d’epoca del mondo”, inserita nel prestigioso Circuito Tricolore dell’ASI, Automotoclub Storico Italiano. Così quando Davide Tirabassiclassic car dealer e comunicatore per il mondo dell’auto d’epoca – mi ha chiesto supporto per l’ufficio stampa dell’evento, la curiosità di viverlo da vicino ha vinto.

Nei quattro giorni della manifestazione ho ammirato da vicino auto sport-competizione sensazionali,  “ambientate” in panorami mozzafiato: partiti da Bassano del Grappa venerdì 28 giugno, abbiamo raggiunto San Martino di Castrozza per proseguire verso Canazei e rientrare nella città vicentina domenica 30, percorrendo in totale circa 400 chilometri.

Un meteo perfetto ha reso l’itinerario godibile agli equipaggi: le “barchette” sono vetture scoperte, non certo ideali per affrontare improvvisi temporali in montagna; tenuto anche conto della loro età ragguardevole (le 100 partecipanti sono state costruite dal 1920 al 1960), il percorso si è rivelato per alcune una vera gara di resistenza.

Auto e luoghi da sogno, ma ancor di più mi ha colpita il clima di spontanea cordialità che si è creato con il team CVAE, il Circolo Veneto Automoto d’Epoca organizzatore dell’evento, e gli equipaggi: sebbene si trattasse di un contesto lavorativo, ho condiviso momenti piacevolissimi dialogando – cosa rara in questo mondo – poco di motori e molto di vita vissuta.

Impagabili gli scambi con i temerari Bentley Boys, dodici “ragazzi di ieri” arrivati dall’Inghilterra sulle loro barchette anni venti e trenta. Belli i momenti con Laura Kukuk, ingegnera tedesca espertissima del settore; un privilegio conoscere piloti del calibro di Miki Biasion, Tonino Tognana, Luigi Battistolli. E poi gli organizzatori: Stefano, Daniela, Gianni, Umberto e il resto del gruppo, sempre pronti a dare supporto e a dispensare sorrisi.

A evento concluso, restano da evadere alcune richieste della stampa di settore e da preparare la rassegna. Il mio bilancio è positivo: sono tornata a confrontarmi con un mondo già noto, ma con un approccio più focalizzato e sfidante. Aspettando la prossima avventura…