
20 Ago Una perfetta cena in vigna: la case story Montonale
Premessa necessaria: in questo momento abbiamo tanto bisogno di momenti di leggerezza, da vivere però in spazi sicuri. Questo comune sentire ha contribuito al successo della seconda Cena in Vigna della cantina Montonale, della quale sono stata co-autrice. Riflettendo su quella perfetta serata d’inizio agosto, mi è chiaro però che i fattori vincenti sono stati molteplici.
Prima di tutto, il coinvolgimento della proprietà aziendale, che ha creduto nell’evento e non si è lasciata intimorire dal possibile mancato raggiungimento del mitico “minimo di coperti garantito”. Un coraggio premiato: a pochi giorni dal lancio dell’evento, avevamo doppiato il numero di ospiti della prima edizione, datata luglio 2019.
Poi, è stato fondamentale il richiamo dei vini in assaggio che, complice un importante riconoscimento internazionale, vantano un buon numero di brand evangelist. Apprezzata anche la scelta di proporre due annate dei Lugana Montunal e Orestilla, peraltro serviti in formato magnum, in una mini-verticale che ha stimolato il confronto tra ospiti e proprietà.
Bella la venue della cena, il vigneto dinanzi alla cantina, dove sono stati collocati due tavoli imperiali con posti assegnati e opportuni distanziamenti tra i commensali. Semplice ma gradevole l’allestimento, giocato sui toni del bianco con un tocco di giallo e blu. Colpo di teatro, il pianoforte Steinway a coda al centro della scena, dove si è esibito il Maestro Simone Bigioli.
Importante il contributo del catering, curato dall’Antica Cascina San Zago di Salò, che ha realizzato piatti in perfetta armonia con i vini. Notevole il risotto, banco di prova per ogni professionista della ristorazione.
Decisivo il supporto del team Montonale, che ha prima coinvolto la fanbase sui social media e con una newsletter dedicata, e poi gestito con presenza e cortesia la segreteria organizzativa e l’accoglienza (compresa una visita alle cantine in notturna).
Nei giorni seguenti sono stati tanti i riscontri positivi, personali e virtuali, arrivati all’azienda, a conferma che ideare un evento memorabile è cosa possibile anche in tempi “complicati”.